Attenderai all'aperto, anche in inverno, indifferentemente che tu sia un giovane nel fiore dell'età, un anziano oppure che tu sia lì con degli infanti. Tu aspetterai fuori: in sociologia potrebbe essere definita "ingiustizia democratica". Una volta ottenuto il diritto a scaldarti, ossia a parlare con l'abitante di uno degli otto sportelli, ridotti a quattro attivi vicino all'orario prandiale, attenderai ancora. Mentirai a te stesso dicendoti che ci metterai poco perché la tua richiesta è semplice: vuoi cambiare medico di base (per la terza volta). Non ti sei trovato bene con i precedenti, che sembravano sempre stupiti dell'esistenza della Regione Veneto e del fatto che anche là creano piani terapeutici che necessitano un aggiornamento qualora tu, ingenuamente, scegliessi di risiedere in Lombardia, abbandonando i tuoi luoghi natii. Comunque. Dopo aver atteso, parlerai con l'abitante dello sportello 4, che ti indicherà il nome di un altro medico di famiglia e ti dirà di non sapere nulla oltre il suo nominativo. Allora tu, in un impeto di fierezza, dal tuo telefonino andrai sul sito della regione Lombardia, inserirai il nome appena suggeritoti e scoprirai data di nascita, giorno della laurea in medicina e specializzazione del suddetto medico misterioso. Basandoti sull'anagrafica deciderai che quel medico ti può andare bene, ma coglierai l'occasione per sfogarti dell'ignoranza dei medici finora incontrati che, nell'ordine: non sapevano come funzionasse la Regione Lombardia a livello di provvigioni di kit per malattie croniche come quella che hai tu; non esistevano; non esistendo si affidavano ad un sostituto che, vuoi per l'inesperienza, ti fa la ricetta sbagliata per cui tu dovrai pagare. Grazie a queste "soffiate" diventerai complice dell'abitante dello sportello 4, che ti darà la dritta di andare al primo piano e di provare a parlare con il Dr. M. Solo che non ti dirà che per riuscire a salvare la principessa Peach, dovrai superare il mostro di fine livello: La Segretaria. Quest'ultima ti insulterà in vari modi, dicendo frasi come "non sapevo che avesse una laurea in medicina", "se lei vuole andare per privati dovrà pagare per qualsiasi cosa, anche per le medicine (che ti servono per non morire, ndr)" e "se lei vuole andare dal dottore amichetto suo in casa sua è un problema suo". Tornerai a casa amareggiato e infreddolito, solo per renderti conto che sono le 13.00, che hai speso 4 ore e più della tua vita per mettere una firma e poi per farti insultare.
E sarai di nuovo punto e a capo.
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